Mini rassegna cinematografica
“We Want sex” – Nigel Cole, 2010
Siamo nel 1967 in Inghilterra a Dagenham. Un gruppo di 187 operaie che cuciono le tappezzerie per le auto Ford inizia uno sciopero. Sono costrette a lavorare in condizioni precarie senza orario e a discapito delle loro vite familiari. Rita O’Grady protesta contro la discriminazione di genere e per la parità di retribuzione. Il loro sciopero bloccò la fabbrica e attirò l’attenzione dei sindacati e della collettività.
” Wild” – Jean Marc Vallée, 2014
Il Pacific Crest Trail è un sentiero che corre parallelo alla costa occidentale americana: è lunghissimo, attraversa deserti, boschi di conifere e raggiunge vette alte fino a 4000 metri. Percorrerlo dall’inizio alla fine è un’impresa che solo pochi riescono a portare a termine.
I panorami mozzafiato di questo trekking impegnativo accompagnano l’avventura di Cheryl Strayed che riuscì a percorrere senza preparazione 1770 chilometri del PCT.
Cheryl non era preparata per una tale avventura, né aveva le conoscenze necessarie per vivere nell’arido deserto di Mojave. Ma aveva le motivazioni giuste per affrontare l’impresa.
“Big Eyes” – Tim Burton, 2014
Margaret Ulbrich nel 1958 scappa di casa con la figlia perché non sopportava più il marito. Va a S. Francisco dove sopravvive con i suoi quadri, ma per una donna nonostante il talento, le occasioni di lavoro sono pochissime.
Qui conosce Walter Keane, agente immobiliare e pittore da hobby. Questi organizza mostre e vede che i quadri della moglie attirano l’attenzione più dei suoi e, visto che sono firmati da lei con il cognome acquisito ‘Keane’… se ne appropria il merito!
Mini rassegna cinematografica
In collaborazione con il Centro Anti Violenza di Anguillara Sabazia, vogliamo promuovere un’immagine della donna diversa da quella maggiormente veicolata dai mass media. Nei film scelti la donna è vittima della violenza degli uomini, della società e delle sue stesse vicissitudini di vita. Vogliamo far vedere, attraverso storie vere, che ci si può riscattare e rivendicare una propria vita, i propri diritti, con la tenacia e la ribellione.
“We Want sex” – Nigel Cole, 2010
Siamo nel 1967 in Inghilterra a Dagenham. Un gruppo di 187 operaie che cuciono le tappezzerie per le auto Ford inizia uno sciopero. Sono costrette a lavorare in condizioni precarie senza orario e a discapito delle loro vite familiari. Rita O’Grady protesta contro la discriminazione di genere e per la parità di retribuzione. Il loro sciopero bloccò la fabbrica e attirò l’attenzione dei sindacati e della collettività.
” Wild” – Jean Marc Vallée, 2014
Il Pacific Crest Trail è un sentiero che corre parallelo alla costa occidentale americana: è lunghissimo, attraversa deserti, boschi di conifere e raggiunge vette alte fino a 4000 metri. Percorrerlo dall’inizio alla fine è un’impresa che solo pochi riescono a portare a termine.
I panorami mozzafiato di questo trekking impegnativo accompagnano l’avventura di Cheryl Strayed che riuscì a percorrere senza preparazione 1770 chilometri del PCT.
Cheryl non era preparata per una tale avventura, né aveva le conoscenze necessarie per vivere nell’arido deserto di Mojave. Ma aveva le motivazioni giuste per affrontare l’impresa.
“Big Eyes” – Tim Burton, 2014
Margaret Ulbrich nel 1958 scappa di casa con la figlia perché non sopportava più il marito. Va a S. Francisco dove sopravvive con i suoi quadri, ma per una donna nonostante il talento, le occasioni di lavoro sono pochissime.
Qui conosce Walter Keane, agente immobiliare e pittore da hobby. Questi organizza mostre e vede che i quadri della moglie attirano l’attenzione più dei suoi e, visto che sono firmati da lei con il cognome acquisito ‘Keane’… se ne appropria il merito!
Nell’ambito delle iniziative organizzate presso il cav Federica Mangiapelo volte a coinvolgere la popolazione con attività di prevenzione, l’associazione lo Sguardo di Handala intende, in collaborazione con la coop. Prassi e Ricerca che gestisce il Centro Antiviolenza, promuovere la rassegna cinematografica “
L’iniziativa nasce per offrire un’occasione di riflessione non solo sul un fenomeno della violenza, ma anche sulle relazioni uomo-donna nel rispetto della differenza di genere.